Beatrix Ost

L'imperatrice di eccentricità Beatrix Ost dai capelli blu, dai tatuaggi sulla testa e dalla straordinaria capacità di trasformare la sofferenza in felicità.

In My Beauty, i volti più interessanti del fashion e della cultura rivelano a loro modo cosa significa per loro la bellezza.

Beatrix Ost è un'artista, una scrittrice, una produttrice di cinema e teatro, una designer e un'attrice con la passione per gli aforismi. Una giovane 75enne che non intende ancora fermarsi. Per conoscere Ost bisogna sentirla - la sua vivacità e il suo magnetismo è così intenso, da sembrare quasi palpabile. Con il suo turbante e le labbra rosse, Ost è l'esatta definizione del savoir-vivre. E' l'espressione dell'eccentricità.

E' stato questo individualismo allo stato puro che ha fatto si che fosse notata dal fotografo Bill Cunningham, lo stesso che l'ha condotta ad essere su riviste del calibro di Vogue, Harper Bazaar e Vanity Fair. Ha perfino ottenuto la copertina del New York Times ed è frequentemente una protagonista nel rinomato blog di Ari Seth Cohen, Advanced Style - per non parlare del fatto che ha frequentato gli stessi ambienti di David Bowie e Andy Warhol. Quest'ultimo, tuttavia, non ha suscitato in lei grande interesse. "Ero assolutamente indifferente e disinteressata a Andy," spiega. "Le uniche cose che riusciva a dire erano 'Oh, accidenti. Oh, wow. 'Lo trovavo una persona incredibilmente noiosa. "Ecco, lo stile inimitabile dell'icona dai capelli blu, la fronte tatuata e che incanta nel trasformare l'orrore in felicità.

“Mi ricordo che dopo la Seconda Guerra Mondiale in Germania, dove sono cresciuta, non c'era assolutamente niente. Non c'erano negozi per far shopping. Si sopravviveva con il baratto, e così ho cominciato a inventare. Credo sia stata la mancanza di risorse che mi ha permesso di cercare un mio stile. E mi ha insegnato come riutilizzare le cose intorno a me. In Germania, in quel momento, si poteva vedere subito quando qualcuno aveva quella gioia di vivere, quando qualcuno si andava avanti con positività, invece di ritirarsi di nuovo in guerra con tristezza.”

“Credo che la tendenza delle donne di una certa età a mantenere il proprio senso di sé e rimanere fedeli al loro stile sia tipico di quella generazione... Siamo state riscoperte. Non possiamo essere ignorate.” – Beatrix Ost

“Mia sorella maggiore era la più bella della famiglia. Io ero la più intelligente. Ma il mio senso dello stile si è sviluppato molto presto. Mi piaceva indossare gli abiti al contrario. La gente era sconcertata. Quando avevo 14 anni e abitavamo a Monaco sono stata scoperta dai fotografi, sono tornata a casa con un sacco di soldi per le foto. Li ho mostrati a mio padre che mi ha detto, "Ma guardati. Si vede che hai cervello. Nessuno avrebbe mai pagato così tanto denaro per qualcuno da fotografare. Ma per te, si sa sei intelligente. 'Mi è stato detto che le persone erano interessate a me, non per il mio aspetto, ma per il mio ingegno.”

“Non ho mai cercato di adattarmi a tutti costi, ma non ho neanche mai iniziato la giornata con il pensiero, come posso distinguermi? Ancora oggi, io non conosco completamente il mio stile. All'apparenza solo intuizione. E mi stupisco della reazione altrui, perché è così semplice per me. E' nella mia natura; non si tratta di uno sforzo. E' semplicemente così. A pensarci bene, forse, se il mio stile non è mai stata una sfida per me, io non sono così intelligente, dopo tutto!”

“Ho iniziato a mettere il rossetto sin dall'età di 15 anni. E da allora non ne ho mai fatto a meno. Non ho mai indossato colori diversi dal rosso. Penso che subito dopo la guerra, le labbra rosse avessero un significato, e credo sia stato il mio primo vero passo verso quel percorso che porta a migliorare la propria immagine. E' diventato un simbolo di bellezza per me. Uso sempre il rossetto M∙A∙C nella tonalità Diva. E' sempre quello.”

“I miei capelli sono blu o viola in base a quanto li lavo. Parte del colore va via ogni volta, quindi non posso aver il controllo preciso sulla tonalità. Porto i capelli di questo colore da circa 15 anni ormai. Quando mi son diventati i capelli grigi, non mi dispiaceva mostrarli così come erano, ma allo stesso tempo mi piaceva l'idea di provare qualcos'altro. Avevo bisogno di un po più di colore. Una volta ho notato un gruppo di bambini in strada a Charlottesville, Virginia, dove ho la fattoria, e uno di loro aveva dei capelli blu. Ho semplicemente pensato fossero fantastici. Ho iniziato a volere i capelli blu da allora.”

“Credo che la tendenza delle donne di una certa età a mantenere il proprio senso di sé e rimanere fedeli al loro stile sia tipico di quella generazione. Dopo i 65 anni, sei un'età dimenticata, una persona dimenticata. Ma siamo state riscoperte. Siamo i baby-boomers dopo tutto. E' una generazione enorme. Non ci puoi ignorare. E' un momento affascinante per vivere quest'età. La puoi quasi definire una seconda adolescenza. E' un risveglio sul finale, per finire in bellezza.”

“La bellezza è veramente difficile da definire, ma credo sia qualcosa che venga dal profondo. E' molto più quel che sei rispetto a cosa sei. Quando sei affascinato da qualcuno che sembra estremamente vitale, quela è bellezza. Oggi, le persone fanno di tutto al proprio viso. Anche persone giovanissime sono ossessionate dalla perfezione. Penso che la perfezione abbia qualcosa di cui sospettare. Sono più attratta dalla presenza di qualcuno che dal suo look.”

“Ho voluto tenerla e trasformare l'orrore in bellezza, così ho tatuato la cicatrice. Ho deciso di celebrarla.”
 – Beatrix Ost

“Ho imparato a trasformare l'orrore in bellezza. Ho avuto il cancro della pelle sulla fronte per ben due volte. La seconda volta ha lasciato una cicatrice tanto grande, da farmi temere che le espressioni sul mio volto cambiassero. Ho pregato il medico di farne qualcosa, così ha cercato di fare il meglio che poteva, lasciando un segno frastagliato sulla mia fronte. Volevo tenerlo e fare dell'orrore un segno di bellezza, così ho tatuato la cicatrice. Ho deciso di celebrarla. Poterla guardare come un simbolo positivo. In principio, la gente diceva che era un ricordo di qualcosa di negativo. Ma tutto ha un lato positivo. Tutto ciò che ci accade, arriva per essere trasformato. La malattia è una lezione per crescere. Io dico che questo è un ricordo della mia positività. Oggi, non faccio più caso al tatuaggio. E' semplicemente una parte di me.”

“Mi sento più bella quando mi sento bene, quando mi sento bene dentro. Non ho alcun sentimento negativo. Non ho rancori. Mi sono allenata a non averli. Mi accerto di ripulire il mio animo da sentimenti negativi. Mi sforzo continuamente di sbarazzarmene. Non ho emozioni persistenti. Penso che tutto ciò mi faccia sentire bene, facendomi percepire il senso profondo della bellezza. Vivere il presente ed essere in grado di riconoscere quando il sole splende. Ho imparato come vivere dentro e fuori. Per purificare te stesso, devi esserne cosciente. Ci vuole impegno, ma io non sono mai stata risucchiata dalla negatività, in ogni caso.”

“Le mie raccomandazioni per scoprire la vera bellezza? Essere decisi. Essere vigili. Essere svegli. Disegnare con il cuore. Cercare la felicità. Il vostro corpo è un buon posto dove stare.”