Made for Fashion raggruppa i più influenti fashion designer e makeup artist per una conversazione su creatività, collaborazioni e sfilate.
La London Fashion Week è sempre stata riconosciuta come il posto dove gli astri nascenti, freschi di diploma da Central Saint Martins o dal London College of Fashion, scuotono e provocano l’industria del fashion con sfilate teatrali e masterpiece. E’ una reputazione che ha frustrato e motivato i designer Inglesi in egual misura – alcuni di loro sono pronti a scrollarsi di dosso la sconsiderata reputazione di designer poco commerciabili, mentre altri si ribellano e rimangono fedeli alla loro storia.
Il Designer Charles Jeffrey ne è l’ultimo esempio. Può anche aver fatto uno stage da Dior e i suoi lavori sono stati pubblicati sulle bibbie della moda come LOVE e Dazed ma la sua natura è quella dell’anticonformismo e di una vita fuori dagli schemi. Locali notturni, bagni, piste da ballo, angoli e fessure di Londra sono la sua ispirazione.
Il suo brand è il frutto di una notte brava. Mentre studiava per il suo Master alla Saint Martin, Jeffrey è stato invitato a fare il suo compleanno ai VF Dalton, lo spazio cult nella east London, precedentemente Vogue Fabrics. Lui e i suoi amici sono arrivati vestiti con articoli fantastici con face e body painting, pieni di glitter e pronti per vivere la notte. I loro outfit hanno attirato l’attenzione tant’è che Jeffrey ha deciso di istituire una serata a tema, LOVERBOY, per finanziare il suo master. La sua linea di moda, chiamata anch’essa LOVERBOY, non ha tardato ad arrivare quando Lulu Kennedy del talent hub Fashion East ha scoperto il talento di Jeffrey.
La sperimentazione è un elemento fondamentale per Jeffrey. Nelle sue prime presentazioni la linea tra nightlife o sfilata di moda era veramente sottile. Il suo spazio nella Fashion Week di Londra era nel pomeriggio ma le luci erano offuscate, la musica alta, i modelli ballavano come se fossero stati trapiantati in passerella da una pista da ballo. Il suo spirito punk tipo della scena underground di Londra scorre nei suoi design – gli errori sono ben accetti e visti come qualcosa di bello, mischiare è una delle regole, che sia Jeans macchiato di pittura con tessuti da sartoria o un comodo maglione decorato con cavi di metallo.
MLa Makeup artist Lucy Bridge ha lavorato con Jeffrey per le ultime due stagioni (ed è responsabile per i glitter e i face painting sui modelli) ma conoscere il designer da ben nove anni. Si sono conosciuti ad un party quando lei viveva vicino all’iconico, ormai chiuso, locale gay The George & Dragon. “Il makeup che faccio con Jeffrey è non convenzionale” spiega Lucy. “Sono del segno della vergine e quindi sono molto precisa in tutto quello che faccio e ogni tanto Jeffrey passa e incasina tutto – ma alla fine il risultato è fantastico! Lavoriamo benissimo insieme – è una combinazione di entrambi”. Il makeup è fatto per trasformare o sorprendere e non per accentuare o esaltare le caratteristiche di chi lo indossa. “E’ tutto basato sul personaggio – quali vestiti indossa, quale acconciatura porta, chi essi sono…questo è il punto.”
Nel periodo che precede la sfilata SS17, Jeffrey sta usando molti dei prodotti e colori disponibili al M·A·C Pro store su Carnaby Street – una location strategica in quanto era il punto focale della Swinging London negli anni ’60 – per fantasticare sulle stampe per le T-shirt e i beauty look. Un Venerdì sera, il suo cast di modelli i suoi collaboratori si stanno dipingengo con la vernice, mentre Bridge e M·A·C Senior Artist Dominic Skinner fanno un tutorial su un collage viso. Lo show è sicuramente il primo pensiero per tutti ma anche il party che si svolgerà più tardi la sera. Skinner dice ridendo:“cerchiamo di creare un makeup che possa durare dal venerdi alla domenica mattina”. “Il makeup che si sfuma e rovina con il passare delle ore è figo – progredisce insieme a te!”.
“LOVERBOY deve avere una forte connessione con la sfera della bellezza. Il makeup è molto importante per rinforzare la nostra identità e il nostro brand message. E’ l’idea di trasformare se stessi in particolare nella scena della notte” – Charles Jeffrey
Quanto è importante il makeup nelle tue collezioni? Nei tuoi Show ci sono sempre look meravigliosi!
Charles Jeffrey: LOVERBOY ha un importantissimo elemento Makeup che è una importantissima parte di quello che facciamo. E’ molto importante per la nostra identità e brand message. L’idea di trasformare te stesso, specialmente nel contesto della vita notturna. Tutti gli artisti da cui sono stato ispirato, le persone per cui lavoro, sono coinvolti nell’idea della trasformazione di noi stessi.
Provare e riprovare – come stiamo facendo oggi – è una grande parte del tuo processo?
Quando disegniamo gli abiti, tutto si basa sulla prova, pensato in base al personaggio – che si sviluppa in un processo. Oggi, stiamo usando il tempo per consolidare i differenti capitoli dello show e quale makeup verrà utilizzato per ogni parte.
La tua propensione per i colori è evidente. Ti dipingi sempre di blu per le tue LOVERBOY nights.
Sono sicuro ci siano subconsci riferimenti a Leigh Bowery, ma in realtà si tratta di qualcosa per lo più istintivo. Quando ho iniziato a fare LOVERBOY facevo molto illustrazioni e poi mi è venuta voglia di farle su me stesso. Quando lavoriamo sui beauty look per lo show mostro a Lucy molte foto di visi dipinti fatte durante le LOVERBOY nights.
Ti piace prepararti per le serate. La parte di preparazione del look per la notte è addirittura più divertente della serata stessa?
Si può esserlo, specialmente quando hai tempo per farlo. Spesso sono molto di fretta e quindi è tutto molto frenetico! Ma se c’è tempo per prepararsi con calma, con gli amici a casa dopo un lungo bagno caldo, allora si che è molto divertente.
“Adesso stiamo lavorando ad un concept che è leggermente diverso dalla serata in discoteca – ci volevamo spostare un po da quel concetto. Quella ormai è un’associazione immediata mentre adesso dobbiamo seguire di più l’istinto del momento” – Charles Jeffrey
Il processo di preparazione per LOVERBOY, come stiamo facendo ora, è simile alla preparazione per una delle tue sfilate?
Se penso all’ultimo show, si certo. Adesso stiamo lavorando ad un concept che è leggermente al di fuori.
La gente dice che stai tenendo in vita la specifica sensibilità di Londra – come definisci questo spirito?
Tutto ruota intorno alla comunità e alla capacità di mischiare le cose insieme. Londra ha davvero quello spirito multiculturale – molte persone e voci diverse. Ci sono molte sfaccettature su quello che è realmente Londra.
Si tratta di riuscire a trasformare se stessi con gli strumenti che si hanno a disposizione. Da giovane artista a Londra, si è automaticamente in una situazione economica bassa, il che rende necessario essere fantasiosi e creativi con le cose che si hanno a disposizione. Noi siamo diventati famosi proprio per i nostri look “fai-da-te”. E’ molto importante che il messaggio del brand sia qualcosa che chiunque può acquistare. Non ho mai voluto che diventasse qualcosa di troppo esclusivo.